Simone Inzaghi ha parlato ai microfoni di Serie A Tim parlando del suo passato in biancoceleste, del Simone calciatore per arrivare poi alla sua “seconda vita” da tecnico.

«Sono arrivato nella Capitale che ero un ragazzino nel ’99. Adesso sono passati quasi venti anni e sono ancora qua. Ho fatto tutte le mie trafile da giocatore, poi ho cominciato ad allenare. Ho fatto sei anni nelle giovanili, dove ho potuto sbagliare con più serenità. È stata un’esperienza molto utile per me. Adesso dirigere la prima squadra è invece la realizzazione di un sogno. Ho trasmesso la lazialità ai miei due figli, che sono romani e laziali. I tifosi laziali vogliono molto bene a me, alla mia squadra, a tutti i ragazzi. Supercoppa Italiana? Il 13 agosto siamo stati bravissimi. Poi abbiamo dimostrato che quella partita non fu un caso, perché siamo riusciti a battere nuovamente la Juventus in campionato. Si può dire che sia stata quasi un’impresa, perché battere i bianconeri è veramente difficile. I ragazzi però sono stati straordinari in quelle due partite. Obiettivi? Stiamo facendo bene, però sappiamo che siamo agli inizi, perché ci sono dieci mesi da affrontare a grandi livelli. Adesso ne sono passati tre, sappiamo di aver fatto un buon lavoro, ma è solo l’inizio. L’obiettivo è rimanere nei piani alti della classifica, assieme alle altre squadre più blasonate e attrezzate di noi. Vogliamo rimanere lì con loro e giocarcela fino alla fine».

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